“Il poeta dei lavoratori italiani”
Arturo Giovannitti nasce il 7 gennaio 1884 a Ripabottoni, in provincia di Campobasso, da Domenico Giovannitti e da Giannina Levante. Dopo di lui i coniugi Giovannitti avranno altri due figli .
Arturo passa la sua fanciullezza tra i libri della biblioteca paterna e rivela un naturale talento per la letteratura e in particolare per la poesia, maturando in un ambiente familiare già dedito alle belle lettere: lo zio, fratello di sua madre era pittore, il nonno paterno scriveva libri mentre suo padre aveva vergato alcuni versi, anche il fratello Aristide lasciò alcuni scritti di natura lirica. Il giovane Arturo legge avidamente quanto custodisce la biblioteca paterna, perlopiù tomi di storia e di scienza, un patrimonio che chiederà per sé alla morte del padre, lasciando ogni altro bene ai familiari.
In Molise il suo futuro sembra già definito: all’età di circa 11 anni il padre lo iscrive al Liceo Ginnasio Mario Pagano di Campobasso, unico istituto frequentato dai figli della borghesia molisana. Durante la sua formazione scolastica saranno Carducci, Rapisardi e Stecchetti e in primis Dante i suoi modelli letterari.
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